© Copyright - Giovanni Paci - www.fioriepoesie.it - Tutti i diritti riservati - Note Legali e la Mappa del Sito
Sfioro il tuo corpo,
quasi il mio fosse vento,
insinuandomi, tra le tue chiome,
per trovare, tra i loro rami,
l’alternarsi delle stagioni,
ed in ogni suo vibrare,
il raggio di sole,
che ne illumini le fronde,
mostrandomene i frutti
pronti per esser colti.La primavera,
ha il sapore delle tue labbra,
dono edule, di sensi,
al morso delle mie;
avide, delle tue rosse primizie,
che colgo, una ad una,
dalla rorida mensa,
senza poter saziare, la mia bramosia,
se non, baciandole senza requie,
inseguendo l’estasi sulla tua pelle.
" Rorida Mensa "
Ne lambisco l’essenza,
la papillare delicatezza,
nel tappeto, dei tuoi petali,
offerta silente, ad Arpocrate,
ed Afrodite, sul tuo altare;
profumato banchetto,
cui mi avvicino,
accarezzando, timido e prono,
la morbidezza, levigata, della tua natura,
pregustandone, la dolcezza.L’estate,
ha il suo palpitante tepore
fertile promessa, dischiusasi,
nella fragranza della tua fioritura,
per divenir, succosa polpa,
al morso del mio vento;
che, delicato,
nel chiuso del tuo vello,
ne assapora il nettare, buttando il seme,
per una stagione di nuove speranze.

 

Giovanni Paci
Enrico Simonetti "Gamma"
Download File Midi